Trote alpine, colori spettacolari

Categoria : Fiume

di Jonas

Quest’oggi pescatina pomeridiana, in compagnia della carichissima morosa alla sua prima uscita stagionale. Tempo più da autunno che da primavera, nuvoloni bassi che coprono le montagne e qualche gocciolina che ogni tanto scende a inumidire ancora di più il tutto. Acqua ancora molto fredda ma negli ultimi giorni forse forse qualcosa sta cominciando a scaldarsi. 

Meta del giorno una delle nostre stupende valli di media montagna, troviamo acqua limpidissima e sassi ancora piuttosto puliti e poco scivolosi. Iniziamo da un tratto che frequentavo spesso da ragazzino; con la famiglia andavo regolarmente in riva al fiume a passare le giornate estive, a grigliare e ovviamente anche a pescare.

Nei primi minuti provo ad alternare le esche per trovare quella con cui far reagire qualche pesce, ma non c’è molta attività anzi, nella prima oretta ho solo un paio di inseguimenti, di pesci piuttosto discreti, ma nulla di fatto. 

Oltre alle molte tracce sulla riva, segni del passaggio di altri pescatori, l’acqua ancora molto fredda mi fa pensare che nel corso principale della valle i pesci ancora sono piuttosto in versione letargo. Mi convinco che trovando qualche affluente laterale avrei trovato anche maggior attività e divertimento. Risaliamo quindi la valle alla ricerca di qualche piccolo ramo laterale del fiume, i primi due che troviamo sono però completamente cambiati, un po’ per le piene dell’anno scorso un po’ per lavori dell’uomo. Decido di saltarli e cercarne un altro. 

Arriviamo in un tratto un po’ meno facile alla fine del quale ricordo vagamente questo mini rialino che si immette da sinistra nel corso principale. Percorriamo e peschiamo le pozze prima di questa divisione e finalmente prendiamo anche qualche trotella! L’attività è sicuramente migliore rispetto a prima, nulla di eccezionale ma quasi da ogni buca esce per lo meno a farsi vedere una trotella, riusciamo a portare a guadino anche un paio di discrete fario, ma la sensazione di dover lasciare la valle per puntare tutto su quelle micro pozzette a cui ci stiamo avvicinando sale sempre di più! 

Ci arriviamo che sarebbe quasi ora di cena, giusto il tempo di pescare quelle poche e minuscole pozze che si creano in mezzo a numerosi rami e alberi caduti. 

La prima pozza mi fa capire subito che c’è attività! Vedo trotelle un po’ ovunque e persino bollano su qualsiasi cosa passi in superficie. Non ho con me delle mosche e in ogni caso con tutti quei rami sarebbe stato praticamente impossibile pescarci. Poco male, armato del mio fedele rotante color oro lancio il più precisamente possibile tra i rami e subito le trote iniziano ad attaccare come delle pazze! Ne slamo diverse, molte riescono a infilarsi nei rami e liberarsi dall’amo. Ma qualcuna arriva a guadino. Nella pozzetta più grande del rialino faccio tenere alla morosa le trotelle catturate nel guadino per evitare di creare ulteriore caos e agitazione rilasciandole nella pozza. Ce ne sono due nel guadino quando alla fine di un recupero dal sassone alla mia destra esce un testone quasi pauroso, con una scena quasi da sogno si beve la mia esca a un metro dai miei stivali, ferro deciso come sempre e subito urlo: “guadino in acqua!” Il combattimento è molto breve, il pesce è già molto vicino, non ha spazio per andare chissà dove e soprattutto lo forzo subito senza lasciarlo nemmeno ragionare, consapevole e sicuro della tenuta del mio filo; un paio di secondi ed è nel guadino insieme alle altre due trotelle che ora sembrano ancora più piccole. 

Quasi non ci credo, un pesce così in un posto del genere fa quasi impressione, ti chiedi come faccia a crescere così bene; ma poi in realtà la risposta la so, se nessuno viene a tirargli il collo, i pesci crescono e crescono bene ovunque ci sia abbastanza acqua per contenerle e farle per lo meno girare su se stesse, non servono metri di profondità o che altro. 

Scatto come sempre qualche foto, anzi stavolta me le posso pure fare scattare. Pesco ancora giusto le ultime due micropozze ma ormai la giornata è fatta. Si rientra a casa con il sorriso e con un po’ di fame.

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