Salmerini artici, un'esperienza indimenticabile

Categoria : Fiume

Ci sono stato lo scorso anno, e mi è piaciuto parecchio. Per i pesci certo, ma anche come esperienza lontana da tutto e da tutti. Senza internet, mail, telefonate, rumori molesti, automobili, ecc. Quindi qualche mese fa mi sono messo d'impegno e ho trovato un simpatico gruppo di giovani pescatori (gli altri, non io) che avessero tempo e voglia di andare a infrascarsi in un camp intorno al circolo polare artico, in Groenlandia. 

Si tratta di un'esperienza alla quale ci si deve presentare un minimo preparati, dal punto di vista dell'attrezzatura: vestiti caldi, prodotti anti insetti, sacco a pelo di qualità e la consapevolezza che nella peggiore delle ipotesi si potrebbe anche passare una intera settimana sotto la pioggia a 5 gradi centigradi. Detto ciò, a questo giro ci è andata benone...niente pioggia e un paio di giornate di sole. Pensando ai poveri cristiani del primo gruppo, costretti a scavare dei canali di scolo nella terra per evitare che le tende venissero inondate dall'acqua, possiamo ritenerci molto fortunati. 

Ma veniamo alla pesca. Con tre compari abbiamo iniziato il viaggio passando qualche giorno presso il Denmark Fishing Outdoor Lodge per tentare di catturare qualche trota di mare. Purtroppo le condizioni meteorologiche non ci hanno aiutati e il vento ci ha impedito di pescare gli spot migliori. Nonostante tutto, siamo riusciti a scappottare con qualche bel esemplare argentato.

Nemmeno il tempo di asciugare i waders, ed eccoci in viaggio con il resto del gruppo verso l'obiettivo principale: il Napiarissat River, in Groenlandia. Si tratta di un piccolo fiume non troppo lontano da Sisimiut sul quale viene preparato un Camp con una decina di tende e una cucina da campo. Quanto basta per passare una splendida settimana in compagnia. Il fiume è lungo una decina di chilometri e c'è lo spazio e il tempo (soprattutto perché non è mai veramente buio) per dedicarsi alla propria attività preferita. 

Come esche ci si basa su streamer, gurgler e ninfe, che a dipendenza del momento della giornata possono avere una resa migliore. L'obiettivo è evidentemente il salmerino artico più arancione che si riesca a trovare. Una sfida non facile, in quanto nella parte bassa del fiume si trovano prevalentemente gli esemplari appena risaliti dal mare, ancora completamente argentei. Camminando un po' però, la percentuale di pesci colorati aumenta e si riescono ad effettuare catture davvero spettacolari. 

Nelle giornate con una buona illuminazione, si riescono pure a pescare a vista. Cosa che negli ultimi giorni è diventata una bella sfida. Sei notti passate in tenda e sette giornate complessive di pesca sono più che sufficienti per togliersi ogni sfizio e le soddisfazioni non sono mancate. Per gente come me che pesca a mosca solo saltuariamente, è un ottimo modo per prendere manualità e capire tecniche, movimenti e reazioni dei pesci. 

In definitiva, un viaggio che non escludo di rifare prossimamente. E se doveste essere interessati a partecipare, non esitate a contattarmi. 

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