di Jonas
Inverno significa tempi duri, tanto freddo, pesci apatici, spesso incollati al fondo. Tempo di pensare a come è andata la scorsa stagione e organizzare quella in arrivo.
Personalmente come obiettivo principale avrò quello di pescare il più possibile come sempre, sperando il fisico mi sorregga voglio mantenere la media pescate a settimana vicina o superiore al 4.
Ho anche in programma un bel viaggio di pesca che non svelo più per scaramanzia che altro, se tutto andrà bene sarà un’esperienza che non mi scorderò facilmente!
Nelle prossime settimane spero di riuscire a fare qualche altra uscita sui ghiacci della Svizzera tedesca. Ma veniamo al Ticino. Domenica apre la pesca al coregone, la tenterò principalmente sul Ceresio con qualche uscita anche sul Verbano. Ma la vera stagione per me inizia il 15 marzo, con l’apertura dei miei amati fiumi e torrenti e dei primi laghetti. Proverò a battere i pesci del 2020, non evidente dopo le due trotone di fine estate, ma bisogna puntare in alto. Poi da giugno arriverà il periodo più intenso, dove mi dividerò tra montagne e lago cercando di non farmi mancare niente, dai persici alle canadesi, dalle fario ai lucci, senza dimenticare salmerini, perca e chi più ne ha più ne metta. Il sogno o meglio i due sogni sarebbero un luccio over metro e venti e una canadese il più possibile vicina al metro. Di certo ci proverò più e più volte, perché il vero segreto è mai mollare e martellare fino all’ultimo minuto sempre!