Coregone, partenza ventosa ma comunque valida

Categoria : Lago

di Jonas

Domenica 24 gennaio, giorno di apertura, giorno di coregoni. C’è il sole, temperature non estreme, ma un vento da nord costante e assai noioso, che crea onde molto fastidiose per la pesca.

Raggiungo in barca lo spot in cui avevo intenzione di pescare, ma trovo più di 20 barche ammassate in pochi metri di lago, tra l’altro la maggior parte già in pesca nonostante manchi quasi un’ora all’apertura, ma mi ricordo che siamo in Ticino, tutto normale (scusate la battuta).

Opto quindi per provare a fare il diverso e cambio completamente posto, sperando in un colpaccio. Passo la prima ora a pescare in una vasca da bagno, realizzo e cambio spot. Scopro poi più tardi di essermi perso l’ora migliore, i coregoni erano piuttosto attivi subito nei primi minuti.

Arrivo nello spot che finora in passato mi ha regalato i coregoni più belli e trovo solo 3-4 barche, può andare, anche se il vento soffia più forte che mai. Sono arrivato da poco e mi sono piazzato sui 30 metri di fondo, vedo un pescatore poco distante prendere un paio di pesci, ma non sono convinto, mi sposto meno profondo e vedo sull’ecoscandaglio dei passaggi interessanti sui 24/25 metri. Mi fermo, torna la fiducia, poche alzate e arriva finalmente una mangiata! Ferro e inizia il combattimento, sento fin da subito che sale verso la superficie un po’ troppo facilmente, potrebbe comunque essere un bel pesce, i coregoni sono strani spesso non tirano per lunghi tratti e poi magari partono a razzo solo a pochi metri dalla superficie.

Purtroppo non è il caso, arriva a guadino un coregone di un paio di centimetri al di sotto della misura minima. Per lo meno ora so che sto facendo le cose nel modo giusto, continuo a crederci nonostante le difficoltà date dal vento, nessuno sembra più prendere niente ma sento che sta per arrivare il mio momento, vedo un bel passaggio, concentrazione al massimo, stacco il piombo dal fondo e dopo una trentina di centimetri il cimino resta un pelo più basso, ferro deciso e c’è! Sento subito il peso, recupero regolare, canna e frizione seguono le testate e le partenze del pesce, quando arriva a 5-6 metri dalla superficie inizia ad allontanarsi dalla barca, cosa che spesso i coregoni di taglia medio-alta fanno, lo vedo arrivare in superficie a 4 metri da me, momento delicato, filo dello 0.16, pesce che si dimena tra le onde. Con molta calma e falsa freddezza lo avvicino a me, si gira e si allontana di nuovo aiutato anche dalla corrente formata dalle onde, dopo un momento che mi sembra durare troppo riesco a portarlo a guadino! È un bel pesce, sono soddisfatto, lo misuro, 45 centimetri netti, per me l’apertura si chiude qui. Anche perché il tempo rimastomi a disposizione è ben poco, il lavoro mi aspetta. Ci riproveremo nelle prossime settimane, sperando finisca presto di soffiare questo ventaccio!

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