Che esche usare nella pesca sul ghiaccio?

Categoria : Laghetti Alpini

Articoletto dedicato a chi parteciperà alla scampagnata sul Melchsee e il Tannensee, ma non solo.

Per chi affronta per la prima volta la pesca sul ghiaccio, c'è una domanda che sorge immediatamente: "E io come pesco?".

Diciamolo subito, almeno non ne parliamo più: la classica camola funziona. In alternativa si può usare la pasta, ma il principio è sempre quello del piombo da 1-2 grammi con 1-5 ami innescati. Al posto del piombo si può usare un richiamo. Anche il morto manovrato dà buoni risultati.

Ma visto che a noi piace l'utilizzo degli artificiali, ecco la lista delle esche che mi porto appresso quando vado a trivellare i laghetti di montagna: 

1) Stucki Vertical Bouncer: piccola esca in gomma pensata espressamente per questo tipo di pesca. Disponibile in diverse colorazioni, ma la mia preferita resta quella gialla

2) I Fiiish Black Minnow: uso i numeri 1 e 2, e raramente anche il 3. Colori Kaki o giallo/arancio. Testa shore (poi ognuno ha le sue preferenze, sia di colori che di dimensioni e peso)

3) Stucki Intense Shad: quelli da 5 e 8 cm, soprattutto con colorazioni UV. Innescati su teste piombate non esageratamente grosse

Per il resto, sono da provare tutte quelle esche di dimensioni non esagerate che possano avere un buon movimento durante la pesca in verticale. 

Ma la canna? Beh, di norma si usa una canna da ghiaccio, molto più corta di quelle usate normalmente, in modo da poter stare vicini al proprio buco. Per la pesca passiva si prediligono quelle più morbide, per quella attiva si passa a canne ad azione un po' più rapida. I modelli che uso sono le Stucki Minusgrad, tipo Silent per pesca passiva, Rowdy Giant Whisperer per pesca attiva. 

I mulinelli vanno caricati con nylon di diametro superiore allo 0'23-0'25. Deve resistere allo sfregamento contro il ghiaccio, cosa che rende molto meno performante il trecciato. Quest'ultimo, oltre a essere molto meno resistente se sfregato contro neve indurita e quant'altro, è meno facile da gestire con temperature sotto lo zero.

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