di Jonas
Quest’anno partivo con la consapevolezza che sarebbe stata un’apertura molto tosta per me. Sabato lavoro fino alle 22.30, domenica di nuovo al lavoro dalle 17, meteo che annuncia freddo e pioggia da giorni...
Decido che la cosa migliore è provare la mattinata in laghetti raggiungibili in auto, non ho le forze e forse anche la motivazione per aggiungere anche una scampagnata.
Arrivo su un possibile spot alle 4:57, sono ancora bravo nel calcolare i tempi, vedo però parecchi pescatori e visto anche il buio ancora ben presente preferisco cambiare laghetto e perdere i primi minuti.
In breve raggiungo il nuovo spot, sono solo, mi copro come non mai per rimanere per lo meno all’asciutto e al caldo, mani escluse. Sta piovendo, 4 gradi, ma niente di insopportabile. Avendo l’auto vicinissima mi limito a mettere patente in tasca e in mano prendo canna montata con uno Smith D-Contact 85 nuovo fiammante, obiettivo far muovere qualche fario.
Primo lancio, la luminosità è ancora parecchio bassa, l’esca arriva davanti ai miei piedi e mi sembra di vedere qualcosa dietro, rimango forse troppo sorpreso e non ferro convinto la prima mangiata della stagione!
Riprovo altri 2-3 lanci nella stessa zona ma non sembra essere intenzionata a ripungersi.
Comincio a battere la riva, girando attorno al piccolo laghetto, dopo pochi lanci mangiata decisa, ferro questa volta prontamente e la prima trotella arriva a guadino! Una fario quasi argentata, scappottato!
Nella prima mezz’ora ogni 4-5 lanci una mangiata, tutte fario, almeno quelle arrivate a guadino, nessuna di taglia importante, ma mi sto divertendo!
Arrivo davanti all’entrata di un piccolissimo rialino, che però oggi con la pioggia sembra quasi un fiume vero, lancio, neanche il tempo di iniziare a recuperare che sento una mangiata più aggressiva delle altre, anche il combattimento è diverso, arriva a guadino un salmerino alpino, come spesso capita molto longilineo, ma un grandissimo lottatore!
Pochi lanci dopo, 2 per la precisione, arriva un’altra bella mangiata, una fario piuttosto in carne mi viene a salutare, sarà l’ultima prima dell’arrivo di un bel diluvio, che sembra fermare l’attività dei pesci.
Approfitto per salire in macchina a scaldarmi e a mangiare qualcosa, consulto la meteo e sembra io sia fortunato, nella zona in cui sono per un paio d’ore dovrebbe restare asciutto o quasi dopo il passaggio di questo acquazzone.
La pioggia cala e scendo nuovamente a martellare, l’attività è però sicuramente calata rispetto all’inizio, meno mangiate e meno decise, perdo qualche pesce, prendo ancora un paio di fario ma non sono più convinto. Torno in auto e cambio spot.
Sono le 9.30, dovrei avere ancora una mezz’oretta prima di un peggioramento delle condizioni, punto su uno dei laghetti più piccoli della zona, questa volta mi porto qualche esca in più, nei primi lanci provo a sondare il fondo con minnow e gomme, ma niente, poi inizia a piovigginare e i pesci a bollare, vedo una bollata interessante e monto in fretta un ondulantino e lancio proprio dietro a quel punto, due giri di mulinello e sbam, bella botta in canna, combattimento in superficie che mi fa sempre temere nella slamata ma la trota arriva a guadino, la fario più bella della mattinata, bella in carne! Appena il tempo di farle una foto e si alza un venticello più gelido che freddo, ricomincio a lanciare ma prima che faccia in tempo a prendere un altro pesce inizia a nevicare! Provo a resistere, le mani da rosa stanno passando ad un rosso-viola. In un momento in cui i fiocchi sono davvero grossi attacco una trota salterina, che una volta a riva si dimostra essere un’iridea, vorrei fotografarla ma le mie mani non riescono ad aprire la cerniera della tasca. Forse è il momento di mollare. Finisco in fretta il giro del laghetto, negli ultimi metri vedo un pesce sotto riva, ultimo lancio, ultima fario, molto colorata ma anche in questo caso devo rinunciare alla foto.
Quasi corro all’auto nel tentativo di dare una scaldatina al mio corpo, ma non funziona granché bene, riesco in qualche modo a prendere le chiavi dalla tasca, butto tutto nel baule, salgo e accendo il riscaldamento al massimo! Mi ci vogliono 15 minuti buoni per recuperare abbastanza sensibilità alle mani e riuscire a guidare verso casa. Apertura fatta, ma che frecc!