di Michel
Come ogni anno è arrivata l'apertura dei laghetti sopra i 1200msm e come sempre si cerca di capire al meglio dove può essere lo spot migliore. L'apertura per me è una tradizione, rivedere amici che non vedevi da ottobre, ritrovarsi in cima ad una montagna a discutere del giorno che verrà e mangiarsi una bella fila di costine.
Sabato si parte, una nuova avventura può avere inizio, prendo la macchina provvista di tutto quello che mi può servire e parto. Arrivato al laghetto inizia l'allestimento del campo base e, perché no, facciamo anche una bella affumicatura per l'apprendista Giovanni, così da darli la carica giusta per il giorno dopo.
Le macchine iniziano ad arrivare,1,2,3,4,…tutti pronti e ora bisogna solo attendere.
Dopo qualche ora arriva l’apprendista con l'entusiasmo giusto per una grande giornata. Approffittando del momento e di una buona visibilità, decidiamo di fare una piccola ispezione al lago, cercando dei punti interessanti dove pescare.
Un centinaio di metri bastano per trovare lo spot giusto, una roccia sulla sponda che prosegue in acqua, creando insenature e profondità interessanti.
È domenica, la sveglia suona presto, le persone sono già in partenza, tempo di un caffè e partiamo anche noi. È il momento di iniziare, prendo subito la canna da pesca, montandoci un Finder Jerk 110 e inizio a lanciare.
Non passa molto tempo prima di vedere qualche cattura, fatta però da altre persone. La convinzione e l’emozione aumentano, decido quindi di cambiare la colorazione del Finder, adattandolo alla luce che cambiava. Ritorno in pesca ma non passa molto prima di vedere il filo che si ferma: ferro ed eccola, un'iridea obesa con dei colori bellissimi.
Il momento è quello giusto, cosí riprendo la situazione in mano, comincio a lanciare in tutte le direzioni ma senza risultati. Dopo 3 ore senza una mangiata, decido di cambiare il tipo di recupero. Il sole è abbastanza alto ed il caldo inizia a farsi sentire, condizioni che lasciano pensare che le trote non siano più attive. Allora inizio a recuperare con più pause, restando più delicato con le jerkate.
5 min dopo sento il filo come se fosse bloccato tra le rocce, istintivamente ferro e parte un breve e intenso combattimento. La trota finisce diretta nel guadino. Un pesce veramente bello, possente, con una colorazione particolare, una trota fario da 70 cm!
Non so descrivere la gioia di aver toccato e visto da vicino un pesce di queste dimensioni. Questa è stata una delle aperture piu bella di sempre, non me lo aspettavo proprio un giorno così emozionante.
Grazie anche al apprendista per la guadinata eccellente. Il primo passo per scappottare è quello di andare a pescare e, perché no, anche un po’ di fortuna ci vuole ogni tanto.