Alla scoperta della Lapponia e dei suoi pesci

Categoria : Lago

di Jonas

La Lapponia è nei miei pensieri da anni e finalmente è arrivato il momento di fare qualche lancio nelle acque di uno degli infiniti laghi della Svezia. Il periodo forse non è tra i migliori per la pesca ai lucci ma l’occasione di poterci andare era questa e l’ho colta al volo. Insieme al soci Sacha si parte di primo mattino per arrivare a destinazione per cena. Cosa fa un buon pescatore dopo cena appena arrivato sul lago? Ovviamente lancia! 

Scendiamo sul lago in uno spot poco lontano dal lodge in cui pernottiamo, primo lancio un persico segue l’esca del soci, secondo lancio un bel luccio attacca la sua esca ad inizio recupero! Si slama ma la carica sale ancora di più! In realtà poi nell’ora e mezza che peschiamo prima dell’imbrunire ho solo un paio di mangiate e inseguimenti poco convinti di luccetti, ma le prime sensazioni le abbiamo provate, domani si esce in barca e siamo più che motivati.

Ci svegliamo con un tempo non proprio estivo, piuttosto fresco e piovoso, quello che però dovrebbe essere un tempo da lucci quindi non ci demoralizziamo e partiamo. Cominciamo battendo qualche spot nella sponda opposta dell’enorme lago, nei primi lanci non si muove nulla. Poi dal niente spunta un bel lucciotto che si beve la gomma del soci. Primo luccio in barca, sono soddisfazioni! Sarà l’unico pesce della sponda o meglio l’unico luccio, si perché troviamo ad un certo punto un gruppo di persici attorno ai 25 centimetri che freghiamo con gommette e piccoli jerk dopo averli visti seguire le nostre esche da luccio. Questo si dimostrerà poi essere il gruppo di persici più piccoli di tutta la vacanza: la taglia media di questi pesci in questo lago è davvero alta! Proviamo quindi  a spostarci su qualche “plateau” in acqua aperta, primi lanci anche qui a vuoto. Poi in uno degli ultimi lanci sullo scalino arriva la mangiata che aspettavo! Ferro pronto e subito capisco che si tratta di un bel pesce. Ha mangiato a pochi metri dalla barca e quasi all’istante lo vedo, è un bel testone! Non voglio assolutamente perderlo quindi lo forzo subito a guadino, è fatta!

Primo pesce per me in Lapponia ed è subito un over metro. Piuttosto magro ma davvero slanciato e con una testa e dei denti da vero re del lago. Mi sento già ripagato dal viaggio, posso pescare il resto della vacanza ancora più tranquillo e godermi davvero ancora di più ogni momento, non potevo sperare in meglio. Un paio di foto e il luccio torna ovviamente a nuotare e a terrorizzare qualche altro abitante del lago...io invece torno a pescare. Provo a insistere ancora un po’ in zona con la stessa gommona, ma non c'è stato nessun altro segno di vita. Eccezion fatta per qualche inseguimento di persici curiosi. Decidiamo quindi di provare a fregarne qualcuno con esche adeguate e la reazione è anche sopra alle aspettative.

I persici in questo lago non si dimostrano affatto difficili o diffidenti, attaccano con convinzione qualsiasi esca gli si lanci sopra. Anche se i black minnow si sono dimostrati anche qui al di sopra di ogni altra esca. Spesso le mangiate arrivano in caduta ancora prima di animare l’esca. Ci divertiamo parecchio per un paio d’ore con pesci che vanno dai 30 ai 40 e passa centimetri. Una goduria soprattutto in una giornata difficile come questa.

Non arriverà nessun altro luccio nel pomeriggio e quando rientriamo per la cena scopriamo e capiamo che la meteo non ci ha aiutati. Al contrario della maggior parte dei posti, qui il brutto tempo ferma l’attività dei lucci, soprattutto se accompagnato da temperature più fresche rispetto al periodo precedente. Si perché nelle due settimane precedenti il tempo è stato stupendo con temperature anche oltre i 25 gradi, mentre ora insieme alla pioggia siamo scesi attorno ai 10 gradi o appena sopra. Le previsioni per il giorno seguente sono ancora simili ma si vedono i primi segni di miglioramento e soprattutto sembra arrivare il sole e un po’ di caldo nei giorni seguenti. La fiducia resta quindi alta, non ci scoraggiamo di certo dopo una prima giornata con poca attività …

Battiamo qualche isoletta senza successo poi alla fine di una di queste vediamo un paio di lucci, uno davvero molto bello segue l’esca del soci mentre l’altro spunta dal nulla davanti la barca solo per farsi una sfilata a quanto pare. Proseguiamo verso altre isolette vicino ma nulla quindi torniamo in quell’angolo e arriva il primo luccio! Non è uno dei due belli visti poco prima ma è comunque il primo in barca della giornata e per lo meno ci salva da una mattinata senza lucci. Decidiamo di fare un’altra tappa a persici prima di provare un’altra zona e passiamo un momento di pura follia, i persici stanno cacciando dei piccoli coregoni vicino al fondo e fanno lo stesso con le nostre gomme!

È quasi difficile allontanarsi per tornare ad insidiare i grossi predatori del lago ma le prime schiarite e il cambio di luce ci motivano e iniziamo a lanciare in un’insenatura che promette bene. Provo i primi lanci della vacanza a topwater e nonostante non dovrebbero esserci le condizioni ideali questa scelta si dimostra la scoperta del viaggio! Arrivano i primi attacchi e sono una cosa spaventosa, la velocità con cui si fiondano sull’esca è spettacolare! La precisione un po’ meno, i primi quattro pesci non rimangono allamati, uno di questi era un pesce davvero importante e il dolore nel petto si fa sentire! Nel frattempo il soci a jerk porta in barca un paio di lucci, uno di questi preso a pochi metri e 2 secondi dopo un attacco sulla mia esca a galla. Usciamo dall’insenatura e iniziamo a scendere lungo la sponda e insisto a galla. Arriva una mangiata diversa ferro e c’è! Non è un luccio ma un coraggioso persico che si prende senza indugi il mio voluminoso wtd gentilmente costruitomi dal grande soci Jack che ringrazio anche qui.

Rilascio il persico e rilancio nella stessa zona curioso di vedere se altri suoi amici sono interessati, due giri di mulinello e arriva lo splash ma questa volta è quello di un attacco di un luccio! Ferro e questa volta finalmente il pesce è all’amo! Breve lotta e arriva a guadino il primo luccio a galla della vacanza, che è poi anche il mio primo luccio di giornata in barca finalmente! La soddisfazione è molta!

Finiamo la giornata con qualche altro pesce e con qualche idea in più sul lago e sul comportamento dei pesci. Idee e teorie che ci vengono confermate il giorno seguente quando usciamo in barca con la guida nonché camp manager del posto che grazie anche alla velocità e attrezzatura della sua barca ci porta a provare numerosi spot diversi. Sarà una giornata con momenti di attività alternati ad altri più fermi ma la prima giornata con tempo meno cupo si dimostra essere la chiave per far svegliare i lucci in questo lago!

Non arriva il pescione anche se perdo un mangiatone a jerk che se ci ripenso ancora sto male! Ho sentito il peso dell’esca venir spostato e nonostante una ferrata lunga non sono riuscito a piantare gli ami perché il pesce mi è venuto incontro con l’attacco, comportamento tipico dei pesci più grossi del lago. Il dispiacere per questo episodio rimane ma dall’altro lato c’è il sorriso per la prima giornata in cui abbiamo davvero visto e preso i lucci.

Siamo carichi a tal punto che rientrati un paio d’ore prima di cena proviamo da riva a insidiare ancora qualche pesce e riusciamo ancora a muoverne qualcuno a galla! 

I due giorni seguenti passano troppo in fretta, tra molti lucci che attaccano in modo spesso spettacolare le nostre esche a galla o poco al di sotto della superficie per lo più nei primi metri di recupero. Divertimento condito da qualche persico, anche su esche da luccio. Mancano solo i veri mostri per rendere perfette queste giornate ma non ci possiamo di certo lamentare. Anche da riva riusciamo a prendere pesci con attacchi a galla spesso a pochi metri e in alcuni casi anche centimetri dai nostri piedi!

Arriviamo all’ultima giornata con l’obiettivo principale di divertirci ancora e cercare come sempre qualche pesce sopra la media. Scendiamo verso la parte sud del lago e iniziamo a lanciare a topwater tra canneti ed erbai ma non solo. Arrivano i primi pesci con i soliti sempre sorprendenti attacchi. Poi sul lato protetto dal vento di una piccola isola il soci attacca un bel pesce, nemmeno il tempo di guardarlo che un altro bel pesce salta completamente fuori dall’acqua per attaccare la mia esca, la manca ma ci torna e la rimanca, ma torna una terza volta all’attacco e questa volta ci rimane! Stiamo lottando entrambi con un bel luccio, proviamo a muoverci in direzione guadino quando il luccio del soci ha la meglio, mi concentro solo sul mio, arriva vicino alla barca attaccato al fondo, provo ad alzarlo ma parte con una fuga di pura potenza per qualche metro, lo riavvicino e vedo un’unica ancoretta attaccata a pelo, temo il peggio ma rimane allamato anche dopo l’ennesima fuga, hanno una potenza fuori dal comune questi lucci lapponi! Lo riavvicino nuovamente, guadino pronto ma riesce a fare la fuga decisiva, l’esca rimane sotto la barca e il luccio se ne va. La delusione mi colpisce, lo desideravo quel pesce, preso poi così a galla… Poteva essere una doppietta coi fiocchi e invece si è trasformata in nulla di fatto, o meglio in attacchi spettacolari e un corto combattimento non concretizzato. Ricominciamo a lanciare lungo la sponda, il soci attacca un pesce più piccolo che ovviamente non si slama. Arriviamo alla fine di questo tratto, giro la barca e mi sposto a velocità più alta verso un’altra isoletta e lancio verso la mia destra giusto perché non mi va di tenere l’esca fuori dall’acqua. Sto guardando la punta della barca e curvando per evitare dei sassi quando sento uno splash seguito da una botta in canna, ferro deciso e c’è! È un bel pesce, molto simile a quello perso poco prima, concentrato come non mai lo avvicino con calma alla barca e stavolta ho la meglio!

Non è un pesce da metro ma non gli manca nemmeno molto e preso a galla in queste giornate così difficili per i pesci di taglia mi da una bella botta di felicità e carica positiva, ne avevo bisogno!

Foto di rito e via libero, si torna a lanciare! Dopo qualche ora molto divertente in spot con acqua bassa e molta vegetazione per il lago in cui siamo puntiamo a qualche isoletta in acque più aperte. Ne vedo una che mi ispira parecchio, iniziamo a girarci attorno e subito arriva il primo luccio! Seguito da un secondo e un terzo pochi lanci dopo. Tutti seguono prima l’esca per poi prenderla al lancio seguente o seguono un’esca per poi attaccarne un’altra. Lì riusciamo comunque a fregare quindi va tutto più che bene! Sto recuperando e ho una bella mangiata che però slamo dopo le prime testate, il soci lancia poco più in là e dopo un paio di giri di mulinello arriva un attacco che però non rimane allamato, due jerkate e vedo un pesce percorrere forse 3 metri a bocca spalancata in direzione del suo snare. Non ho dubbi e gli grido: “grosso!” Arriva verso la barca senza troppe pazzie ma un volta vicino so che non starà tranquillo perciò dico al soci di smollare un po’ la frizione e mi preparo con il guadino cercando la posizione migliore in barca per guadinarlo. Arriva quasi a portata tre o quattro volte ma non è ancora vinto. Lo vediamo allamato giusto con un’ancoretta, è il momento! È vicino ma troppo profondo, “alza la canna!” Il pesce sale verso la superficie e riesco a guadinarlo! Finalmente in barca un altro over metro, bello in forma e con un becco di quelli veri!

l primo grosso luccio per Sacha e sono forse più contento io di lui, o forse no! 

Che dire saremmo anche a posto ma mica possiamo smettere di pescare l’ultimo giorno a metà giornata! Battiamo ancora tanta acqua e nuovi spot di questo infinito paradiso lacustre e muoviamo ancora diversi pesci! Slamo un altro bel pesce vicino al metro alle prime testate, non mi sta andando benissimo a fortuna sta settimana ma va bene così. Arriviamo in una piccola baia che sembra promettente, in realtà arriviamo quasi in fondo con solo un attacco di un luccetto, quando all’improvviso esattamente sotto la punta della barca vedo appoggiato al fondo in mezzo a piccole alghe un bel luccione massiccio e attorno al metro. Siamo fermi proprio sopra di lui, lancio a pochi metri la gomma e gliela faccio cadere proprio un paio di centimetri davanti al muso, l’esca sta per toccare il fondo quando in una frazione di secondo il luccio si stacca dal fondo e si beve la gomma. Ferro deciso e il pesce inizialmente rimane allamato ma non chiedetemi come con quattro testate riesce a liberarsi e se ne va come se nulla fosse, con un’infinita calma, quasi come quella che sto provando io al momento, quasi! Poteva essere un sussulto quasi sullo scadere ma non è andata neanche questa. Capita, non si può sempre vincere, nella pesca perdere i pesci più grossi fa spesso parte del gioco, per lo meno per il sottoscritto, quindi non me la prendo neanche troppo, come si fa ad essere nervosi o arrabbiati se si è a pesca, ancor di più se si è in un posto favoloso fuori dal mondo con una pace incredibile, una natura da capogiro e con pesci in abbondanza. Per lo più prenderemo ancora lucci e anche qualche persico dopo una pausa acquazzone che ci ha colpiti senza pietà.

Riuscirò a slamare anche il luccio dell’ultimo lancio, ma non sarebbe stato lui a far cambiare le sorti di questa stupenda settimana. Esperienza unica in un lago molto diverso da qualsiasi altro in cui abbia mai pescato. Una pesca e un luogo che mi hanno catturato e che cercherò di tornare a trovare il più presto possibile, perché questa volta i veri mostri non si sono fatti trovare, ma non gliela lascio certo passare così facilmente! 

A presto lucci della Lapponia, tornerò più forte di prima, è una promessa!

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