di Jonas
Oggi finalmente quel continuo picchiettare che va avanti da giorni si è fermato, tutto è tornato calmo, o almeno così sembra. Da qualche giorno tutto mi sembra meno limpido e chiaro anche qui sotto, sembra sia tutto in leggero trambusto e tutti sembrano impazienti e nervosi, compreso il solitario Boss dai Grossi Denti, che sembra infastidito da tutto questo girovagare di rami e foglie arrivati da chissà dove.
Oggi però tutto sembra cambiato, mi avvio affamato verso quel solito luogo sempre così invitante e ricco di vita, dove so che posso trovare la mia colazione. Dovrò solo scegliere tra i più giovani e teneri e i più anziani ed esperti. Al mio arrivo tutto è esattamente come lo ricordavo, forse qualche rifiuto in più tra sassi e piante, ma sempre un luogo affascinante e misterioso, con quel pizzico di brivido che i racconti si portano dietro. Storie di scomparse improvvise ad opera del Boss da Grossi Denti e altre ancor peggio di corpi stremati che scompaiono lassù; così come storie di sopravvissuti che raccontano di essere stati in un mondo alieno, dove non si respira, fatto di giganti secchi e rumorosi armati delle più svariate attrezzature e tecnologie a noi sconosciute. Sarà, ma a me sembra solamente un gran bel posto.
Sono arrivato da poco, vedo un paio di vecchi amici e mi aggrego al loro gruppo, fa figo girare insieme e ti fa sentire grande anche agli occhi dei veri bulli, quei cafoni palestrati che si vestono come noi e come noi portano la cresta, e che pur di ingrossarsi inghiottirebbero anche i sassi. O quei tizi nuovi dai lunghi baffi, arrivati da chissà dove, che hanno fama più da serial killer che di essere vivente.
Mi sembra meno affollato dello scorso anno e mi chiedo se i più giovani siano così influenzati dal tempo o semplicemente siano sempre più svogliati oppure ancora troppo impauriti dal pericolo. Ho sentito dire che sempre più spesso si perdono notizie di interi gruppi di ragazzini partiti all’avventura verso nuovi terreni e panorami. Ammetto di averci pensato anch’io ma la verità è che qui non mi è mai mancato niente e quindi non ho mai sentito la necessità di volermene andare a trovare chissà quale novità incredibile...no non fa per me.
Mi sto perdendo nei miei mille soliti pensieri quando mi accorgo che il gruppo è partito a razzo dietro a dei giovanotti, sto per partire al loro inseguimento quando proprio davanti al muso ecco passarmi una strana creatura, così sinuosa, così morbida, così... veloce! Scatto a velocità massima per raggiungerla e non riuscendo a resistere la addento, afferrata veloce e poi giù. All’improvviso però la creatura inizia a tirarmi verso l’alto, non si sta divincolando come un qualsiasi pasto, sembra essere trascinato da una forza superiore. Dopo un primo momento di smarrimento comincio a opporre resistenza, riesco a tornare sul fondo e continuo a cercare di sputare quella malefica creatura, ma questa non ci sta e continua a girarmi la testa verso l’alto, verso la luce. Combatto e combatto, in questo momento mi piacerebbe molto essere grande e grosso come il Boss o, meglio ancora, come quei tizi nuovi con quegli strani baffoni. Invece sono semplicemente e solo io, mi sento così impotente. Comincio a sentirmi parte di quei racconti, forse io sarò uno dei tanti corpi stremati che scompaiono lassù. No! Non ci sto! Raccolgo tutte le forze e riparto verso il fondo ma dopo poco le forze mi lasciano e mi sento inesorabilmente trascinare verso l’alto, la luce aumenta, la paura alle stelle! Riesco a scorgere una linea ora, come un confine, è sempre più vicino, eccolo, oddio mi manca il respiro! Colpo di reni e testa di nuovo rivolta verso il basso ma non ne posso più, mi arrendo!
Mi sento alzare di peso da un’incredibile forza e li vedo. Gli alieni! Sono davvero enormi e secchi! Da questo momento comincio a non capire più un bel niente, sento qualcosa infilarsi nella mia bocca e sfilarmi la creatura, un arnese viene affiancato al mio corpo, sento strani rumori, sono ormai sicuro di sentire un forte e deciso dolore quando con mia grande sorpresa mi ritrovo a casa, nella mia acqua, respiro! Libero! Via di corsa verso i miei amici!
Ora sono un sopravvissuto anch’io e non vedo l’ora di dirlo agli altri.